giovedì 11 dicembre 2008

Quando lo sport insegna alla politica

Vorrei proporvi una lettura molto interessante tratta dalla rivista Spot Week in cui Gallas ,difensore della Francia, racconta un fatto avvenuto sul pullman che stava trasferendo la nazionale agli europei da Clairefontaine alle sedi del torneo.Questo racconto sportivo può essere letto anche dal punto di vista politico in particolare rivolto al tema del rinnovamento.
Racconta Gallas:" Non che ogni sedile abbia la sua targhetta col nome,ma tutti sanno dove di solito mi piazzo io, dove si sistemano Thuram o Vieira".Figuratevi dunque lo sconcerto quando il giovane Samir Nasri(nel libro non è nominato, ma in Francia è un segreto di Pulcinella) sceglie il posto di Thierry Henry(simbolo dei veterani).Gallas, che gli è accanto, approfittando del fatto che Henry non è ancora salito cerca di risolvere la questione dicendo a Nasri che da lì se ne deve andare, ma il talentino del Marsiglia(approdato poi proprio all'Arsenal ex squadra di Henry)in tutta risposta si mette le cuffiette e accende l'iPod.
Quando arriva Henry la tensione è alta,il valore simbolico della provocazione è visibile a tutti: i giovani si stanno ribellando ai vecchi.Henry fa cenno all'autista di non partire, e resta in piedi davanti a Nasri sinchè il ragazzino, ostentando la sua seccatura cambia posto. I vecchi vincono l'episodico braccio di ferro, ma la scollatura generazionale sarà tale da far fallire alla Francia l'Europeo. E come spesso succede, una storia di sport è il pretesto per ragionare su scenari più ampi: su come sia destinata alla rovina una società in cui i vecchi non preparino la loro successione e i giovani non capiscano il momento giusto per affiancare i vecchi prima e quello per sostituirli poi.

4 commenti:

Futuro Comune Laterza ha detto...

Caro Andrea, grazie per aver postato il ns blog e soprattutto sono state gradite le parole di incoraggiamento. Abbiamo provveduto ad inserirti tra i blog amici.
A presto
Pd Laterza

Pellescura ha detto...

Una parabola in cui faccio fatica dare ragione a qualcuno, a meno che fosse il posto in prima fila e henry soffrisse le curve e il mal d'autobus.
:-)

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Concordo con Pellescura, per me il posto in base all'anzianità è una sciocchezza. In ogni caso, il sistema ha creato anziani troppo egoisti per lasciare il proprio posto ai giovani. ma non c'è solo questo.
Complimenti anche a te per il tuo blog.

silvio di giorgio ha detto...

posso dire che tutti e due sono degli idioti? una parabola interessante però..