sabato 24 gennaio 2009

la politica ai cittadini, i valori della lista civica

è passato un anno dal mio ingresso in politica e nelle elezioni amministrative di giugno sarò candidato come consigliere per il comune di Galbiate; ho sempre creduto che per diventare un bravo politico avrei dovuto coinvolgere e interpretare i sentimenti e le aspirazioni dei cittadini; per questo nel preparare i valori che andranno a costituire il manifesto della lista Galbiate futura mi rivolgo a voi galbiatesi e a voi tutti lettori del blog per creare una politica al servizio dei cittadini; é fondamentale il vostro aiuto perchè solo aprendosi agli elettori sarà possibile creare un documento che rispecchi realmente le problematiche e le aspettative di un paese; vi propongo alcuni punti che vorrei presentare al Sindaco e spero che attraverso il vostro contributo possa arricchire i contenuti per potervi garantire e rappresentare con la massima verità.


Valori:
per quanto riguarda i valori mi soffermo su quelli che considero a mio modo di vedere "vincenti" per esempio:

- Un paese che considera il proprio territorio come patrimonio comune e lascito prezioso,da amministrare con oculata prudenza
(sottolineiamo l'interessamento verso la tutela del territorio rimarcando il percorso compiuto attraverso il pgt,la raccolta differenziata le energie rinnovabili persempio,me ne vengono in mente 3 ma sono stati fatti moltissimi altri interventi seguendo questo principio. )

-Un paese dove la libera iniziativa concorre a promuovere equità e rispetto per i più deboli.
(secondo me potremmo sottolineare il lavoro svolto a tutela dei commercianti incentrando il discorso sulla crisi attuale e potremmo mostrare alla cittadinanza che il nostro progetto anche da questo punto di vista è stato ed è il migliore.)

-Servizi sociali.
(Galbiate Futura a mio avviso potrebbe utilizzare questo tema per spingere gli elettori al voto,l'ottimo lavoro svolto dall'Assessore Amabile potrebbe essere l'arma vincente perchè in questo momento di difficoltà il comune con Galbiate Futura garantirebbe servizi migliori i cittadini lo devono sapere.)


-Democrazia partecipata
(a mio avviso bisogna sottolineare come Galbiate Futura continuerà a coinvolgere la popolazione nelle scelte operate dall'amministrazione e non verrano imposte dall'alto le decisioni ma sarà un cammino comune per migliorare il paese.)

-Sicurezza.
(a mio avviso è importante continuare con la sensibilizzazione tra la cittadinanza e fondamentale è l'installazione delle telecamere per "controllare"al meglio il territorio;mi sono informato e ho visto che in alcuni comuni è presente nelle ore notturne la vigilanza privata per esempio: San Donà, Musile di Piave e Jesolo, potrebbe essere una soluzione interessante per proteggere i cittadini.

-Villa Bertarelli
concordo sull'opzione che la cittadinanza possa decidere tramite consultazione ritengo necessario tenere presente le possibilità economiche attuali del comune lo stesso discorso vale per l'autostazione dove l'inserimento della caserma dei vigili sarebbe ottimale ma in mancanza di fondi bisognerebbe aprire a un possibile inserimento di privati.

giovedì 22 gennaio 2009

Il sistema qualità: rinascere dopo la crisi

Le politiche nazionali e internazionali richiedono nuove risposte e strategie alternative per risolvere e riequilibrare le condizioni economiche e sociali dei paesi.In un sistema democratico come il nostro è fondamentale riprendere e valorizzare il concetto della qualità per realizzare un reale e concreto progetto di cambiamento e di rinascita.
Il sistema della qualità, utilizzato inizialmente in economia, può essere applicato in svariati ambiti, è fondamentale pretendere tale sistema per crescere come nazione e come società; a mio avviso gli ambiti fondamentali in cui si dovrebbe applicare tale sistema sono:la politica, i servizi e la giustizia.
La politica dev'essre rinnovata per questo bisogna rendere ineleggibili e incompatibili ad essere votati tutti quegli individui che si sono macchiati di reati penali, frodi ai danni dello stato e da cattiva gestione della pubblica amministrazione. Dev'essere regolata la disciplina per quanto concerne l'elezione dei senatori a vita e dev'essere abrogato il lodo Alfano perchè è intollerabile che in un paese democratico ci siano persone che usufruiscono di maggiori diritti a maggior ragione se occupano posizioni di rilievo.
La riduzione degli stipendi degli amministratori pubblici(dai parlamentari agli assessori) altrettanto importante la riduzione del numero dei parlamentari(630 alla camera e 315 al senato sono a mio avviso un numero eccessivo);queste ultime riforme garantirebbero al parlamento e più in generale alla politica un maggior rispetto e una maggiore considerazione.
Il sistema bicamerale(camera e senato) egualitario e perfetto non è più sostenibile è necessario dimezzare i tempi legislativi e per farlo bisogna "specializzare"ciascuna camera affidando la disciplina delle materie più importanti al senato dove sono presenti i politici più esperti considerando il limite di età previsto(per essere eletti devono aver compiuto 40 anni). Per quanto riguarda i servizi è chiaro come sia indispensabile investire nella scuola, nella sanità, nella ricerca e in particolare bisogna garantire mezzi pubblici efficienti, ecologici e di qualità, non possiamo andare avanti così.
Lo stato deve'essere garante dell'indipendenza della giustizia dalla politica per un maggior controllo del territorio e per diffondere quel principio di legalità a cui il nostro paese aspira.
Il sistema della qualità se applicato potrà garantire sviluppo e benessere per ciascuno di noi e porterà il nostro paese a risollevarsi da una condizione precaria economica e di prospettive diffusa.

domenica 18 gennaio 2009

Social card e la dignità perduta

Il nuovo post di oggi tratterà dell'utilizzo e dell'efficacia della social card; sono tra i primi a considerare necessario che in questa difficile congiuntura economica ci debba essere un governo forte(pdl) che operi per il bene dei cittadini ma non per questo bisogna chiudere gli occhi dimenticando che la verità và ricercata sempre e non ha colore. L'articolo di Antonello Caporale mostra una situazione grottesca e umiliante che migliaia di cittadini dovranno subire perchè una quantità consistente di tessere non funziona ma vi lascio all'articolo:

ROMA - Si dice: morire di vergogna. "Avevo il Dixan in mano, anche una confezione di orzo e una scatola di tonno ma mi è venuto un presentimento: vuoi vedere che non funziona? Allora ho preso la tessera e ho chiesto alla commessa di digitare i numeri, io non vedo bene. Non era stata caricata. Avevo i soldi stretti nell'altra mano, già tutti contati, e glieli ho dati e così è finita. Non l'ho più usata". Maria Pia, 67 anni, è fuggita via dal supermercato di Viareggio rossa in viso, e meno male che non c'era nessuno in fila. Comunque in quel supermercato non ci tornerà più.

La tessera di Tremonti è di un bel azzurro sereno. Come il cielo di Forza Italia, quello di una volta. Un tricolore ondulato la attraversa da sinistra a destra e sembra la scia delle mitiche frecce. "E' anonima naturalmente per non creare imbarazzo", commentò Silvio Berlusconi il giorno dell'inaugurazione della campagna dei 40 euro mensili ai bisognosi d'Italia.

Anonima. Infatti ieri, supermercato Sma di Roma, commessa indaffarata alla cassa, signore anziano in fila: "Ha per caso la social card?". Il no è asciutto e risentito. "Scusi, ma era per capire come pagava".
Lusy Montemarian non ha pagato, anzi è scoppiata in un pianto dirotto quando le hanno comunicato, come fa il medico alla famiglia del congiunto morente, che non ce l'aveva fatta. Un pianto raccolto da una microtelecamera di "Mi manda Raitre" e unito ad altri pietosi casi. Un mattone sull'altro, e un altro ancora. Alla fine si edifica questo incredibile muro della vergogna che attraversa la penisola e la trafigge senza colpa.

La Social Card, il circuito Mastercard. Protagonisti di una favola. Una strisciata e via. La pensionata indigente che alla cassa del panificio, come la donna chic di via Condotti, apre il borsello, non tocca i soldi sporchi, ma sfila la carta di credito. Un secondo magnetico. Se la carta è piena. Se è vuota - e lo sono un terzo delle circa 500 mila distribuite - la pensionata deve restituire il pane e ritirare l'umiliazione pubblica.

Era il 19 giugno, era estate, e il ministro Giulio Tremonti annunciava una vecchia novità: la carta di credito per i poveri. Vecchia perché l'aveva pensata Vincenzo Visco, nell'arcaico '97: sconti sulla spesa, sugli affitti, sui beni di prima necessità. Vecchia perché l'aveva apprezzata Ermanno Gorrieri, comandate partigiano, fondatore del movimento Cristiano Sociali. Gorrieri è morto nel 2004. Nel 2008 è Tremonti a presenziare e presentare la svolta: una manovrina da 450 milioni di euro, 200 coperti dall'Eni, 50 dall'Enel, altri dalla Robin Tax. Togliere ai ricchi, dare ai poveri: 40 euro al mese, 80 euro accreditati ogni due mesi. Per un anno intero. Quattro mesi di annunci, di serrata organizzazione. Pronti. Si parte il primo dicembre. Attenzione: chi conserva 15 mila euro, in banca o alla posta, pensionato o disoccupato, non ha diritto alla carta di credito dello Stato.

Sono in 520 mila a dicembre a chiedere la social card, pensionati con reddito dai 6 mila euro agli 8 mila, coppie di anziani, famiglie con figli a carico, non oltre i tre anni però. Con una sola casa di proprietà, un'automobile e un'utenza elettrica attiva. In fila, per ore, davanti ai 9 mila uffici postali. Perché chi completava le pratiche entro il 31 dicembre, aveva diritto a 120 euro (ottobre, novembre e appunto dicembre) di partenza. Una corsa verso il nulla. Perché il 30 dicembre, con ottimismo natalizio, l'Inps - che doveva accertare il reddito - dichiarava di aver ricaricato 330 mila tessere. Le altre erano vuote.

Migliaia di italiani si sono ritrovati in mano una patacca. Una carta azzurra, di plastica, con il retro magnetico, il numero, il logo giallo e rosso della Mastercard. Belle, eccome. E di valore: si stima costi almeno 50 centesimi l'una, più 1 euro per la ricarica bimestrale, più il 2 per cento per le spese del circuito bancario. Uno scherzetto da 8 milioni e 500mila di euro, a pieno regime. Una lotteria per il mezzo milione di italiani che, soltanto alla cassa e davanti al commesso, saprà se la sua carta annonaria è buona oppure è uno scherzo del destino, se può permettere di fare la spese oppure di annunciare la propria povertà a tutti.

Duecentomila tessere vagano scoperte di tasca in tasca, sospese o respinte. Duecentomila italiani, forse di più, le possiedono senza poterle utilizzare. Alcuni (pochi) lo sanno. Altri, molti altri, che non sanno, vanno incontro alla sciagura.

Ci vuole del metodo per ideare una così lunga e inutile fatica. Prima fila: farsi certificare la povertà, la disgrazia assoluta. Seimila euro all'anno. In fila, naturalmente per vedersi attestata dal patronato la sospirata povertà. Poi l'Inps, le Poste, sempre in fila, sempre allo stesso modo. Infine, coraggio, andare al supermercato ed esibirla questa maledetta povertà. E poi, duecentomila volte finora, vederla svergognata: "La tessera non è carica". Ma ha letto bene?

Per la social card un poveretto di Catania è ricoverato (coma farmacologico) in ospedale a seguito di furiosa lite, recita un dispaccio dell'Ansa del 3 gennaio scorso, generata "dalla discussione per l'ottenimento della social card". Giovanni Spatola, imbianchino di 47 anni, si è costituito ai carabinieri confessando di aver fracassato il cranio del conoscente con una chiave inglese. Chi dei due doveva ottenere la social card? A Verona boom di ritiri. Il dato, riferisce la direzione delle Poste, è connesso alla presenza nel luogo di molti istituti religiosi. Trecento tra suore e frati si sono presentati all'incasso. Nullatenenti. Perciò potevano. A Castelletto di Brenzone, minuscolo villaggio sul lago di Garda, ne sono state elargite più di cinquanta. Come mai? Lì ha sede l'istituto delle piccole suore della Sacra Famiglia. Amen.

"Disagi e umiliazioni di ogni genere. Accreditategli questi benedetti quaranta euro sulle pensioni, così risparmierete dei soldi anche voi", ha consigliato Pierluigi Bersani ieri alla Camera al ministro dell'Economia. "E' la truffa del secolo, un flop, il più grande bluff tremontiano", dice Franco Laratta, il deputato calabrese del Partito democratico mentre raccoglie le firme per un'interpellanza urgente sulla precoce agonia di questa tesserina azzurrissima, molto patriottica con quel fascio tricolore.

domenica 11 gennaio 2009

Libera informazione

Sono venuto a conoscenza in questi giorni di alcuni dati tramite il corriere della sera in un articolo di Gian Antonio Stella (autore della casta).Il fatto è il seguente: secondo le informazioni più recenti il numero di immigrati clandestini sbarcati a Lampedusa è aumentato del 134% circa 30.682 in più rispetto il 2007. Partendo da queste affermazioni vorrei sentire il vostro parere per quanto riguarda il delicato tema della libertà di informazione , sembrerebbe strano parlare di informazione in relazione a un fatto riguardante l'immigrazione clandestina ma in realtà è fondamentale partire da qui. La strumentalizzazione dell'informazione da parte della politica è evidente a tutti cominciando da mani pulite, all'immondizia di Napoli fino ai casi odierni di malcostume politico.Ma perchè l'immigrazione vi chiederete.....
La risposta è semplice se il partito democratico avesse vinto le elezioni tali dati sarebbero stati utilizzati per scatenare il panico nel paese, sarebbero state mostrate continuamente immagini di clandestini, si sarebbero susseguite interviste di cittadini preoccupati e tutti avrebbero saputo il fatto;
mentre adesso queste informazioni sono passate in secondo piano anzi se mi permettete non sono passate affatto (le informazioni diffuse dai telegiornali ritraggono la situazione come normale).
Dobbiamo aprire gli occhi, siamo in un periodo di grande difficoltà e di grande torpore; mi preoccupa davvero molto vivere in un paese in cui qualcun altro possa decidere i miei pensieri e le mie opinioni in un paese in cui ogni cosa dev'essere o di Destra o di Sinistra; abbiamo dimenticato l'essenziale ricerca della verità come difesa del diritto di informazione del cittadino. Citando Luigi Sturzo(fondatore del partito popolare):Soprattutto, non agire da ignoranti, né da presuntuosi. Quando non si sa, occorre informarsi, studiare, discutere serenamente, obiettivamente, e senza mai credere di essere infallibili (da Politica di questi anni. 1948-1949).

lunedì 5 gennaio 2009

Discorso all'umanità

Un nuovo anno è cominciato nel segno della guerra e della sofferenza, le speranze di un mondo migliore ancora una volta sono state infrante; vorrei proporvi un video tratto dal film "il grande dittatore" in cui Charlie Chaplin pronuncia un discorso rivolto ai propri soldati ma è come se fosse rivolto a ognuno di noi.