domenica 30 novembre 2008

Responsabilità: cittadino o civile?

Responsabilità,
vorrei sentire più spesso questa parola perchè dalla responsabiltà nasce la consapevolezza del potere, quel potere di scegliere che contraddistingue il civile da un cittadino.
Il civile è qell' individuo che agisce in una determinata società, riveste svariati ruoli dall'imprenditore all'operaio, per perseguire il solo interesse personale e qualsiasi forma di altruismo e impegno sociale è lasciata alla libera scelta di ogni persona.Il cittadino invece è quell'individuo che decide di aggiungere alla ricerca del benessere personale un'attività: sociale, politica e culturale decidendo di partecipare alla vita della comunità; tale risultato può essere conseguito dal cittadino attraverso un'azione personale che gli permetterà di acquisire un'esperienza di coscienza fondamentale per rendersi conto della sua vera natura di individuo in una comunità di individui.
Dal punto di vista nozionistico i due termini sembrano apparentemente simili ma dal punto di vista sociale è possibile distinguerli per analizzare i diversi comportamenti delle persone.
Secondo voi la nostra società è composta da un numero maggiore di cittadini o da un maggior numero di civili e per quali motivi?

2 commenti:

Gaspare Serra ha detto...

La mia visione dell'Italia e degli Italiani è alquanto pessimistica e negativa...
Non sono tra coloro che "pavoneggiano" il nostro Paese come uno dei paradisi terrestri...: il sole, il mare e le bellezze artistiche (a parte che siamo stati capaci di distruggere negli anni molto di questo!) non bastano a rendere l'Italia un Paese amabile e civile!
Sul mio blog (http://spaziolibero.blogattivo.com) ho pubblicato, proprio pochi giorni, un corposo articolo-denuncia dal titolo "Italiani brava gente?". La domanda che su questo mi sono posto (ed ho posto ai lettori) è solo apparentemente diversa da quella che si pone Andrea, ossia: "gli Italiani sono davvero migliori della classe politica che li governa?". Ebbene, il contenuto di tale articolo è la migliore inconsapevole risposta (per quel che mi riguarda) che potessi dare alla riflessione cui ci stimola Andrea...

Saluti,
Gaspare Serra

Tommaso Motta ha detto...

ciao, sono tommaso, e a seguito del tuo invito ho visitato il tuo blog. Devo dire che le idee espresse in questo articolo mi sono piaciute, sei riuscito a stuzzicare le persone su un qualcosa di molto importante e che facilmente conduce ad un'importante riflessione. Io credo che oggi in Italia ci siano più civili che cittadini e tra quei cittadini ci sono più civili che si fingono cittadini che cittadini stessi. Cioè, perdonami il gioco di parole, però credo che ci sia sempre meno gente disposta ad impegnarsi attivamente per la società e per lo Stato nel quale vive, preferiscono perseguire il proprio interesse e il proprio benessere disinteressandosi però di importanti aspetti della società quali la politica. Io auspico che grazie a persone come me te e altri giovani, il futuro italiano sia sempre più roseo e ci permetta di godere di maggiori cittadini che civili. Visto il tuo interesse per la politica saremmo onorati di averti tra lo staff del Politicante e ti ringrazieremmo se accettassi la nostra offerta di ioscriverti al blog (http://ilpoliticante.blogattivo.com), di pubblicizzarlo e quando vorrai (senza impegno) di scrivere qualche articolo interessante come questo. Noi aspettiamo una tua risposta, auspichiamo di vederti presto iscritto al Politicante e passeremo ogni tanto a leggere qualche interessante intervento nel tuo blog. Preciso infine che l'accesso al Politicante è aperto chiunque e non esistono distinzioni di carattere politico,chiunque è ben accetto, purché condivida i sani valori e principi della politica!!!

A presto

Tommaso